Project Description
DI COSA SI TRATTA
Per “Lesione Muscolare” indichiamo un infortunio che può interessare un qualsiasi muscolo del nostro corpo, che andrà a creare un danno alla struttura della fibra muscolare, che successivamente sarà oggetto di indagine sia clinica, che mediante l’utilizzo di esami diagnostici specifici.
Generalmente una lesione muscolare viene creata da una veloce ed improvvisa contrazione muscolare. Anatomicamente parlando, in una lesione muscolare, possono essere coinvolte da poche a molte fibre muscolari, fino all’interruzione totale del muscolo. Proprio per questo motivo, usiamo classificare le lesioni muscolari in due categorie, a seconda della natura diretta o indiretta del trauma stesso.
Lesioni muscolari da trauma diretto
Grado lieve: è consentita più della metà dell’intero arco di movimento;
Grado moderato: è consentita più di 1/3 dell’intero arco di movimento;
Grado severo: è consentito un arco di movimento inferiore ad 1/3 dell’arco di movimento complessivo.
Lesioni muscolari da trauma indiretto
Contrattura: si presenta con una sintomatologia dolorosa, mal localizzata, che insorge a distanza di qualche ora/giorno dell’attività sportiva. Assenti lesioni anatomiche;
Stiramento: si presenta sempre come conseguenza di un episodio doloroso acuto ben localizzabile. Il soggetto è costretto ad un’immediata interruzione dell’attività sportiva, seppur la sintomatologia non provoca obbligatoriamente un’impotenza funzionale immediata. Assenti lacerazioni delle fibre ben visibili, ipertono muscolare contestuale a sintomatologia algica;
Strappo di I° grado: si presenta con dolore acuto e intenso durante l’attività che implica la lacerazione di un numero variabile di fibre muscolari. Il soggetto è obbligato ad abbandonare l’attività. Presenza di stravaso ematico più o meno evidente. Lacerazione di poche miofibrille all’interno di un fascio muscolare, ma senza la lacerazione del fascio completo;
Strappo di II° grado: si presenta con dolore acuto e intenso durante l’attività che implica la lacerazione di uno o più fasci muscolari, che coinvolge meno dei 3/4 della superficie anatomica del muscolo. Deficit funzionale importante ma non totale;
Strappo di III° grado: si presenta con dolore acuto e intenso durante l’attività che implica la lacerazione di uno o più fasci muscolari, che coinvolge più dei 3/4 della superficie anatomica del muscolo. Distinguiamo una lesione “Parziale” se ci troviamo davanti ad una lesione imponente ma non completa. “Totale” se ci troviamo davanti ad una lesione che comprende l’intero ventre muscolare.
TRATTAMENTO
Nei casi di lesioni muscolari si applica sempre il protocollo R.I.C.E. (acronimo inglese) che significa:
Riposo, per impedire un ulteriore danneggiamento dei tessuti.
Ghiaccio, in modo da provocare una forte vasocostrizione, che riduce la migrazione di globuli bianchi e rossi dai vasi sanguigni al tessuto danneggiato e permette quindi di combattere in maniera efficace il processo infiammatorio nel sito della lesione. L’applicazione non deve mai superare i 20 minuti, e in fase acuta deve essere ripetuto dalle 3 alle 5 volte al giorno.
Compressione, tramite un bendaggio elastico compressivo che contrasta l’eventuale uscita di proteine e cellule dai vasi sanguigni e limita il gonfiore.
Elevazione, tenendo elevato l’arto con presenza di lesione per ridurre l’ulteriore aumento della pressione idrostatica e diminuire il gonfiore.
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